Premessa.

Questo articolo nasce per lasciare qualche spunto di riflessione e di approfondimento sul tema della conferenza dal titolo “Consapevolezza Comunicativa – strumenti per l’uso” che ho tenuto a RiminiWellness, il 3 giugno 2023, per le “Conferenze del Benessere”.

“Consapevolezza comunicativa”.

Ogni mattina, un operatore del benessere si sveglia.

E non inizia a correre come il leone o la gazzella del proverbio africano, ma avvia spontaneamente la sua giornata.

Forse fa meditazione, il saluto al sole o la sua routine quotidiana.

Di fatto, comincia a interagire con la sola persona che lo accompagnerà per tutto il giorno.

Sé stesso.

Ed è così per ognuno di noi.

Anche la tua prima interazione del giorno avviene proprio con te stesso.

Poi il sole sale e interagisci con gli altri, sale ancora e interagisci con il mondo.

L’interazione si svolge infatti su 3 piani, secondo quanto afferma P. Watzlavick nella sua “Pragmatica della Comunicazione”.

Il percorso comunicativo inizia con te, anzi tra te e te e prosegue poi tra te e gli altri e tra te e il mondo.

La prima persona “che incontri”, più o meno consapevolmente, sei tu.

Tu sei il protagonista principale della tua vita.

Proprio a te spetta organizzare i tuoi impegni, risolvere imprevisti, interagire con le persone che incontri.

Tony Robbins, coach, formatore e autore di altissimo livello, racconta spesso come utilizzare 3 strumenti potentissimi per gestire la giornata nello stato d’animo “migliore” (cioè, quello più funzionale alla situazione).

Vediamoli uno per uno.

  • Il Significato che dai e le parole con cui descrivi a te stesso (e poi agli altri) l’esperienza che vivi.

Le parole sono solo uno dei 3 linguaggi che possiamo utilizzare nelle interazioni e sono potentissime.

“Abracadabra”, parola magica per eccellenza, significa: “io creo mentre parlo” (dall’aramaico).

Ed è proprio così: mentre parli, evochi sensazioni che creano la realtà.

Le neuroscienze lo confermano.

  • Il Focus, ovvero dove dirigi la tua attenzione, le tue convinzioni, come pensi.
  • Il Corpo, come ti muovi, come respiri, quale postura mantieni, quello che ingerisci

Questi tre validissimi strumenti (ti consiglio vivamente di approfondirli) ti permettono di evitare di finir preda delle emozioni spiacevoli e aumentare il tuo livello di consapevolezza quotidiana. Hanno un grandissimo pregio, tra gli altri: sono gratis.

Ciò nonostante, per risultare pienamente efficaci, richiedono due risorse preziosissime: il tuo tempo e il tuo impegno (come spendi quel tempo).

Pensi che basti dire: “Sono un comunicatore nato. Comunico da 43 anni” ? Se comunichi in modo confuso ed inefficace, hai trascorso 43 anni ad esprimerti inconsapevolmente.

Ci vuole impegno per mantenere la consapevolezza. È un po’ come meditare.

Hai mai meditato? Le prime volte, i pensieri arrivano e la tua mente se ne affolla. Se lotti con loro, hai già perso. I pensieri vanno accolti per riuscire a lasciarli andare. Così anche le parole inappropriate, ad esempio.

Con una parola, un gesto, uno sguardo puoi migliorare la giornata ad una persona o peggiorarla (Ti trovi nella comunicazione tra te e gli altri).

E quando interagisci, anche il tono di voce ha un impatto fortissimo.

Pensa alla gratificazione che puoi dare regalando riconoscimento ad un allievo, un cliente, una persona qualsiasi.

Come il genitore che risponde a quel bisogno del suo figlioletto con un “bravo”.

Caspita che calore, che valore!

Eppure, se cambi il tono, cambia tutto.

Pensa al “bravo” che dici nel traffico, al tizio distratto che con la sua auto ti taglia la strada e rischia di venirti addosso!

Stessa parola, significato opposto.

Per aumentarne la forza comunicativa, puoi sottolineare quel “bravo” con un gesto.

Puoi, ad esempio, produrre un applauso di scherno, quando invece abitualmente usi l’applauso per manifestare il massimo apprezzamento.

Gesti e tono sono potentissimi e ti aiutano a creare sintonia, a trasmettere in modo efficace quello che hai dentro.

Vuoi che una persona si rilassi?

Prova a dirle: “Rilassati!!!” con voce imperiosa, stridula, grave, magari urlando ad un ritmo incalzante, senza pause.

Cosa accadrà? Tutto tranne l’insorgere di un piacevole senso di rilassamento.

Ci vuole cura.

Anche per quella parte un po’ istintiva, un po’ animale che è viva dentro di noi.

Magari titubante, diffidente.

Va rassicurata.

La voce ha colori bellissimi, diceva Ciro Imparato, doppiatore italiano che ha inventato il “4 voices colors”.

Voce e corpo in sinergia.

Ho iniziato parlandoti del sole che sorge e poi prosegue il suo percorso, come i livelli della comunicazione.

Per concludere, manca l’ultimo livello, quello della comunicazione tra te e il mondo.

Di cosa si tratta? Di ciò che ti mette in relazione con l’ambiente in cui vivi.

Delle aspettative, ad esempio, nel rispettare il codice della strada quando guidi.

O, ancora, di quello che comporta il tuo ruolo sul lavoro.

Ma se parliamo di benessere, Watzlavick a parte, può diventare molto di più.

A me piace pensarla con le parole di Gandhi:

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

Cosa vuoi vedere di diverso, di meglio?

Cosa puoi portare?

Quello che dà il valore alla risposta nasce dal gesto, dalle tue azioni.

E allora mettiti in gioco. Agisci.

“Agisci come se le tue azioni facessero la differenza.

La fanno.” (diceva William James)