Ci sono momenti nella vita durante i quali le idee si fanno poco chiare.

Può capitarti in una situazione specifica o diventare un mood che ti infastidisce in modo più avvolgente.

Magari sei una persona intraprendente e ti capita qualche volta di dare una mano a chi si rivolge a te per chiederti un parere.

Forse sai dare buoni consigli, hai una lucida capacità di ampliare le prospettive, ma per quanto riguarda la tua vita in quel momento e in quel particolare contesto, avverti un freno.

Forse hai un obiettivo che rimandi da tanto, mettendo davanti le esigenze di altri (famigliari, colleghi…), forse un peso che non sei ancora riuscito a scrollarti di dosso.

Può accadere. Se ti è successo e senti che è giunto il momento di risolvere, riuscire a staccarti da quel quadro che stai osservando da troppo vicino è il primo passo che tu possa fare.

Un passo indietro, quindi? Forse indietro quel tanto che ti serve per prendere la rincorsa. Sicuramente per dare un significato più concreto a quelle idee che ti attraversano la mente, per riuscire a metterle a fuoco, individuare la meta cui tendere e stilare un semplice ed efficace piano d’azione.

Quando si ragiona sul piano razionale, tutto sembra perfettamente logico, chiaro ed accessibile.

Il problema nasce quando la mancanza di chiarezza è causata dalle emozioni, piuttosto che da ragionamenti contorti.

A volte non te ne accorgi, perché sei immerso nella situazione e ti comporti esattamente come se stessi cercando di cogliere il paesaggio raffigurato in quel quadro cui però sei troppo vicino.

Ogni azione, in questo caso, risulta inefficace, perché anche se ti sembra l’unica possibile, tanto che magari insisti ripetendo gli stessi tentativi in modo più intenso o più frequente, si rivela inadatta a quel contesto.

Diventa necessario mettere in atto nuove soluzioni.

“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo” per dirlo con Einstein.

Ho scoperto il coaching strategico proprio quando mi trovavo in una situazione di questo genere.

Inizialmente, acquistai alcuni libri e cercai di mettere in atto quanto vi leggevo, ma la soluzione continuava a sfuggirmi. Così mi rivolsi ad un coach strategico e, in sole quattro sessioni, riuscii a risolvere il blocco che mi frenava e raggiungere il mio obiettivo.

Eseguire le indicazioni che il coach mi suggeriva come “compiti a casa” risultò fondamentale, soprattutto perché grazie a lui avevo appreso come farlo correttamente.

Questo approccio così efficace e rapido mi affascinò a tal punto che decisi di approfondirlo, tanto da diventare a mia volta coach strategica.

Il coaching aiuta a sbloccare le proprie risorse, a riscoprirsi capaci di risolvere situazioni impensabili, ad acquisire scioltezza in quanto prima ci faceva sentire legati.

Si tratta di un sistema orientato all’azione ed è completamente diverso da psicologia o psicoterapia che trattano invece situazioni invalidanti o patologiche.

Il coaching è uno strumento che fornisce strumenti per acquisire una consapevolezza operativa e realizzare così i propri obiettivi.

Se questo articolo ti ha incuriosito, scrivimi.

Sarò felice di darti dettagli più specifici in base agli aspetti che hanno maggiormente riscontrato il tuo interesse o di capire insieme a te se un percorso di coaching può fare al caso tuo.

(Foto unsplash.com)

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